Dedico questo blog a mia madre, meravigliosa farfalla dalle ali scure e dal cuore buio, totalmente priva del senso del volo e dell'orientamento e, per questo, paurosa del cielo aperto. Nevrotica. Elusiva. Inafferrabile.

martedì 12 febbraio 2008

L' imperfezione di un angelo

...ora c'è questo strano angelo, imponente, più simile ad un buttafuori da discoteca che ascrivibile alla tipologia degli angeli.
Ha due ali smunte, che si perdono sulla vastità della schiena, e mani enormi, quadrate, con l'unghia del pollice destro annerita.
Non l'ho mai davvero visto librarsi verso l'alto, ma solo timidi tentativi di volo a basse quote.
Se la cava meglio con le falcate, lunghe e veloci. Agili nonostante l'impaccio dei grandi piedi.
E' sicuramente un angelo da terra e non da cielo.
Un angelo mal riuscito, imperfetto, assolutamente molto poco rappresentativo per il paradiso. Spiccando, evidentemente troppo nitida nel contesto celeste, la sua atipicità porrebbe imbarazzanti interrogativi sulla presupposta perfezione di Dio e sulla sua rinomata, fatemelo dire, distrazione.
Io, che sono convintamente atea, mi farei volentieri conquistare da questa ipotesi di un Dio, distratto e pasticcione, creatore di questa splendida, seppure imperfetta creatura.
Solo che non è davvero così dal momento che ha relegato, questo suo strano angelo, ad un ruolo di serie B.
 Lo immagino mentre solitario tenta di spiccare il volo agitando goffamente, con movimenti impazienti e disarmonici, quelle sue alucce stentate, e poi indietreggiare, per recuperare con i piedi enormi la sicurezza di un appiglio.
Se riuscisse davvero a librarsi sarebbe simile ad una bellissima mongolfiera, con la tunica gonfia d'aria e le piccole ali che si aggrappano ostinate alle pareti sfuggenti del cielo, esibendosi in uno strano volo in verticale: un angelo che non sorvola il cielo ma lo scala.


4 commenti:

  1. Ciao Cara,
    questo racconto e' scritto cosi' bene come solo una vera scrittrice sa fare.
    Sei bravissima!

    Avverto molta energia, un energia che con il dolore, la forza e la tenacia sta mutando in una vera e propria rigenerazione.

    Febbraio mi ha fatto pensare piu' a te, alla te che conosco e che ho vissuto.

    Sono felice di sapere che questa finestra sul mondo ti appassiona e diverte.

    Penso fortemente che quel piccolo spiraglio di luce di cui parli in molte tue riflessioni, diventera' presto una splendente e calda luce, come non avresti mai immaginato.

    In bocca al lupo
    ti voglio bene
    Alessia

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  2. Grazie Alessia, è uno dei più bei commenti che ho ricevuto, inaspettato e quindi ancora più gradito. Le tue parole hanno il calore, il profumo e l'impeto di un'abbraccio sincero. Conserverò, con la consapevolezza di un dono prezioso questo calore per quei periodi bui che forse ancora verranno.
    Grazie Alessia per questo scritto così bello ma grazie, soprattutto, per la tua vicinanza.

    PS -Anch'io ti voglio bene lo sai vero?
    Un bacio
    Marilena

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  3. Commovente questo racconto,solo una scrittrice come te poteva renderlo così pieno di emozioni.
    Perchè non pubblichi qualche cosa?
    Marco

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  4. Grazie Marco per il bellissimo complimento di vedermi come una "scrittrice", ma io già pubblico!!!!
    Pubblico qui, in questo spazio aperto e personalissimo dove non c'è nessun editore che possa decidere cosa è bello e cosa non lo è, cosa piace o cosa non tira. Qui ho piena libertà di espressione, ed è davvero entusiasmante ed appagante perchè oltretutto c'è la possibilità di entrare in contatto diretto con chi, anche per caso, s'imbatte in questo diario e mi legge, ed esprime un giudizio, come ad esempio hai fatto tu, e si può instaurare un rapporto proficuo di scambio d'informazioni e di conoscenze. La rete dà questa possibilità infinita. Io scrivo ma leggo anche quello che gli altri scrivono e così ho la preziosa possibilità di ampliare attraverso il confronto diretto i miei punti di vista, ma soprattutto di crescere intellettualmente.
    Qui, in questo spazio davvero libero (dove invano la casta degli editori tenta di mettere le mani cercando d'imporre quelle stesse regole di "sottomissione" che esistono nel mondo della carta stampata e dei mezzi d'informazione) si può essere naturalmente se stessi senza passare attraverso il filtro, troppo spesso pilotato, dell'altra potente casta, quella dei critici.
    Marilena

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